Mostra Bi-Personale di Pittura
Marco Lay e Lidia Tangianu, “Humane & Nature”
dal 19 dicembre al 08 gennaio 2016, presso la Galleria al piano terra con orari esposizione: 10,00/13,00 – 17,00/20,00, tutti i giorni festivi compresi.
Le opere esposte in mostra veicolano una forte carica simbolica, colgono il momento riflessivo in cui tesi ed antitesi del reale, attraverso le opere in mostra dei due artisti, si incontrano e confluiscono nella loro sintesi, la figura umana al centro della natura quale interprete centrale del contesto esistenziale; nel contempo offrono visioni interiori di Lidia Tangianu nei visi delle figure femminile ritratte, metamorfosi intuitive nel soggetto paesaggistico di Marco Lay immerso nell’esistenza del vivere, in particolare dedicando il motivo principale alla natura umana dell’essere ecologicamente viva nel messaggio pittorico-emotivo.
Di seguito una breve sintesi biografica degli artisti espositori:
Lidia Tangianu: nata a Sassari nel 1982, è diplomata al Liceo Artistico Statale “Filippo Figari”. La sua passione per l arte nasce in giovanissima età tramandata dal nonno. Con studio e dedizione nel tempo si rende conto quanto il genere umano nella sua forma e colore sia parte della sua interiorità pittorico-emotiva, iniziando così a ritrarre donne che si fondono con i colori della natura nella sua ricerca rivolta ad un misto tra sogno e realtà.
Tematiche: un misto tra realismo e surrealismo cercando di rispettare la forma e il colore del soggetto . La ricerca del soggetto è una ricerca studiata nelle opere in cui il soggetto non è unico ma sono vari particolari che in quel momento colpiscono per poi diventare un insieme univoco. Tecniche pittoriche preferite olio su gesso e tela.
Marco Lay: nato a Sassari nel 1957, ha conseguito il diploma di Maturità d’Arte c/o Liceo Artistico Statale di Sassari, è laureato all’Accademia di Belle Arti di Sassari con 110/lode/110.
La sua ricerca è sempre volta al cercare di carpire la luce del colore e nel colore: luce che afferra mentre vibra fra i rami degli alberi, o sospira tra i cumuli nembi, quando accarezza il profilo di una barca a riposo, o una spiaggia inondata dalle ombre delle ultimi luci della sera. Marco Lay crede che nell’orizzonte pittorico, ciò che maggiormente conta è la relazione forma-luce-colore che non nasce dalla verità dell’oggetto in quanto tale ma dalla sua libera interpretazione, dal suo collocarsi nella dimensione umana.