Al di là della fascinazione che, da sempre, nutro per il cosmo – in tutte le sue accezioni – conoscere quest’uomo è stato impagabile. Ieri sera, nell’aula conferenze di città studi a Biella, c’è stata una serata dedicata a Paolo Nespoli. Serata organizzata e riuscita molto bene, grazie all’Associazione Culturale “Salviamo il Piazzo”.
L’incontro, atto a presentare la carriera dell’Astronauta, si è rivelato estremamente interessante. Sì, perché, oltre ai “soliti numeri” di rito ed alla presentazione dei curricula di tutto rispetto del relatore; si è potuto assistere ad un vero e proprio colloquio informale. Dove, dopo le slide contenenti dati personali, titoli ottenuti, numero di missioni effettuate e fotografie, di veramente eccezionale – almeno a mio avviso – è stato l’individuo che ha fatto la differenza. Di quelle differenze autentiche; non intrise di vana gloria.
Pronto alla battuta, scherzoso anche su numeri astronomici, umile: come pochi “grandi” con i quali ho avuto che fare. Ci vuole il distinguo tra il privilegio di conoscere una persona e lo stringergli la mano e scambiare qualche battuta.
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Paolo Nespoli per me rappresenta il master blaster di tutti i coach, o presunti tali che, possiamo trovare oggi. Un reale motivatore. Ovvero colui che, senza troppi preamboli nel descriverlo, è la personificazione della volontà e della fermezza umane. Partendo sì dal bambino che desiderava diventare astronauta ma, giungendo all’adulto che non si è arreso. Mai. Se mi chiedessero come definirei questo individuo, risponderei: una cattedrale di volontà con fondamenta basate su simpatia ed “incoscienza”.
Grazie al Parà Mauro Nali per avermi invitato alla serata ed avermi concesso il privilegio di ascoltare un gigante nella sua simpatica semplicità.
Roberto Dorigo