L'Arte di Vivere insegna

L’Arte di Vivere insegna

L’Arte di Vivere insegna 

A ciascuno il suo.

Troppo presi. Impegnati a correre dietro, chissà poi a cosa. Cioè, un turbinio. Tutti che premono. Il mondo ci vuole al suo cospetto, subito. Senza aspettare, intendo. In altre parole, pare non ci sia più concesso il tempo per osservare. Prendendoci e godendone, di un momento che cattura. In particolare, pare che non siano quasi più ammessi i “momenti di distrazione”. Non tutti, fortunatamente, sono vittime di quest’ingranaggio. Buona parte però, purtroppo, si. Entrambe, o nessuno dei due, è nel “giusto” (?). Non solo una condanna per menti accese ma, anche un supplizio per le anime accorte. Per di più, sensibili. In tutta onestà, personalmente, non mi ci abituerò forse mai a ‘sto turbinio. In aggiunta a questo, l’arroganza dei mediocri, trovo sia grande fonte di disturbo. A dire la verità, ho imparato a conviverci ma, non del tutto. Per non parlare di maleducazione: la salterò, piè pari. 

L'Arte_di_Vivere_insegna
L’Arte_di_Vivere_insegna

di tutte le forme d’arte 

quella di vivere 

ho riscontrato 

appartenere 

alle anime 

raffinate 

© roberto dorigo      

14 luglio 1995 h. 1.17 a.m.  

L’Arte di Vivere insegna

Non importa quanto ci danno addosso. Nemmeno quanto cerchino di manipolarci con ricatti meschini. Perché spetta a noi, a nessun altro, vigilare su chi siamo. Cosa, realmente, desideriamo dalla vita. Basta, compiacere “l’esercito degli astanti”. Partner, figli, madri, amici, colleghi, soci, parenti, conoscenti e chiunque voglia poterci indirizzare per i propri fini. Snaturandoci. E’ giunto il tempo. Dovrebbe essere impresso, “a caldo”, nel cranio di ognuno di noi: chi siamo. Qual’è il nostro compito. Dopodiché, avendone preso atto; instradarci al meglio. Senza indugiare. 

Godendoceli, gli istanti che ci fanno comprendere. 

Da un punto di vista umano, ogni singolo individuo; rappresenta una sorta di tassello dell’universo. In aggiunta a questo, contiene in se parti di galassie inesplorate. Cercare di far “quadrare” la commistione tra il mondo esteriore e le proprie profondità, è una responsabilità da acquisire. C’è chi si racconta scuse. Chi si svende al miglior offerente. Quelli che vivono,  perennemente, nel timore di sbagliare. Persone che si regalano. Gente che inganna. Ladri. Avidi. Ci son bugiardi, cronici. Furbetti. Invidiosi. Impostori. Gelosi. Millantatori. Moralisti. Scansafatiche. Scaricabarili.  

Troppa disponibilità, sottrae. 

Gente dalla quale, col senno di poi, avremmo voluto stare ben lontano. Nulla è ovvio. Nemmeno rendersi conto che, di primo acchito, avevamo avvertito una sorta “d’istinto – primordiale – da guardia” che ci allertava. Queste persone, quelle elencate, sono umanoidi che non dovrebbero intralciarci nel nostro cammino. Infatti, possono unicamente comportarsi come parassiti. Ulteriore dimostrazione al fatto che, dell’Arte di Vivere, han compreso ben poco. A tratti nulla. In tutta onestà, son caduto “vittima” di quasi tutte le categorie di cui sopra. Nonché, recidivo. Anche colpevole d’esser stato “loro complice” per la troppa disponibilità. Riprova che, non bisognerebbe dare più di quanto avremmo dovuto concedere.

Empatia da estrapolare, forse.

L’empatia che, a volte troviamo “parcheggiata”, in profondità, in taluni individui; aspettava noi. in altre parole: altruismo e empatia, entrambe formule per l’autodistruzione (?). Potrebbe essere. Ciò dipende, sempre, dall’interlocutore che ci troviamo davanti. Non solo, avere a corredo di DNA, entrambe queste qualità, potrebbe addirittura porci in svantaggio. Non possedere nessuna delle due, credo sia molto peggio. Anche quella “neutralità” che, talvolta, assumono le persone, pur di non “schierarsi”; risulta fastidiosa. Meschina. Ulteriore riprova, quanto ci circonda. Per di più. quando nutriamo aspettative, può risultare devastante. Difatti, pur non essendo semplice da attuare, quando ci assestiamo sul “zero aspettative”: guadagniamo in salute. Inoltre, se aggiungiamo accettazione a quanto, accadendoci, ci urta, avremo attivato la “modalità” da un punto di vista: “l’arte di vivere insegna”. Nonché, la serenità d’animo, idem. 

L’Arte di Vivere insegna.

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