Annamaria Gelmi Geometria nello spazio

ANNAMARIA GELMI

Geometria nello spazio

 

 

INAUGURAZIONE

Venerdì 29 Settembre 2017 ore 18.30

Valmore studio d’arte

Contrà Porta S.Croce 14, 36100 Vicenza

 

la mostra proseguirà fino al 27 Ottobre 2017

 

 

 

Mostra personale con presentazione della monografia

“Annamaria Gelmi. Rigore e passione nella misura del mondo”

a cura di Katia Fortarel, edita da Wasabi, Trento – 2017

 

 

 

 

Valmore studio d’arte, tel. +39 0444 322557

info@valmore.itwww.valmore.it – skype: valmorestudioarte

 

Geometria nello spazio

Annamaria Gelmi è una donna dell’arte che ha saputo sempre rinnovarsi grazie ad un’innata propensione per la sperimentazione di materiali diversi. Rimanendo comunque fedele ad una solida matrice di fondo continuità e coerenza restano riconoscibili all’interno dell’ampio ventaglio di scelte espressive che nel tempo l’artista ha adottato. Oltre quarant’anni di attività le hanno concesso di raggiungere un equilibrio tra la sua parte razionale, rigorosa e di carattere fortemente progettuale, e la sua vena più romantica e sensibile derivante da un profondo lavoro di ricerca metafisico e trascendentale, nel segno di un costante dialogo con l’architettura.

La mostra in programma permette di ripercorrere alcune delle tappe fondamentali del lavoro di Annamaria Gelmi. Il percorso prevede nelle prime due sale le opere che hanno caratterizzato i suoi cruciali anni Settanta. In questo decennio l’artista lavora alle sue famose ed evocative opere su acetato: rigorose sequenze geometriche che, grazie alle peculiari caratteristiche del materiale di supporto, acquistano ulteriori significati nel dialogo imprescindibile con l’ambiente circostante.

Nella terza sala viene proposta un’opera recentissima e di grande forza, intitolata “Oltre il sacro”. Questa installazione, in plexiglas specchiato e led, è stata scelta da una giuria internazionale come protagonista della XXV edizione della rassegna “Kunstraum Kirche” nel 2016. Questo evento promuove ogni anno il dialogo tra tradizione e modernità nello spazio sacro del Duomo di Innsbruck attraverso l’installazione di opere d’arte contemporanea.

In galleria l’opera riesce a coinvolgere l’ambiente circostante in un gioco di geometrie rigorose poste nello spazio.

Nel cortile, infine, l’installazione in acciaio corten “Doppio fiore”, un lavoro del 2012 che ben rappresenta un importante filone della produzione di Annamaria Gelmi. L’artista fin dagli anni Ottanta infatti si è misurata con spazi aperti sempre più grandi e impegnativi, collocandovi lavori caratterizzati dall’utilizzo dell’acciaio e dalla predilezione per soggetti che, nel rigore geometrico, portano un ricordo della natura, la narrazione di un Eden immaginario e perfetto, la ricerca, tutta laica, della sintesi della Creazione.

 

 

Biografia di Annamaria Gelmi

Annamaria Gelmi, artista internazionale, originaria di Trento, si è formata nelle Accademie di Milano e di Venezia degli anni Sessanta. Sin dai suoi inizi artistici, fortemente caratterizzati da un impegno civile e da un’adesione all’idea di dare dignità e importanza alla donna nella società e nell’arte, ha cercato di elaborare l’espressione di un nuovo sentimento vitale, di una nuova idea dell’essere, determinata a comunicare al mondo il proprio pensiero.

Nelle varie fasi della sua rigorosa ricerca espressiva s’intrecciano personaggi e contesti suggestivi che hanno caratterizzato il panorama nazionale e internazionale dell’arte a partire dagli anni delle grandi contestazioni giovanili.

Di grande significato le mostre personali del 1974 a Roma presso lo Studio d’arte moderna SM13, dove la Gelmi entra in contatto con artisti di grande calibro, e quella di Milano organizzata dallo Studio D’Ars, con la presentazione del teorico e critico Umbro Apollonio. L’anno successivo, il 1975, vede invece la partecipazione di Annamaria alla mostra internazionale “Luce e Materia. Il Metacrilato nell’arte” curata da Giulio Carlo Argan. Il tutto nel raccordo di sperimentazioni di forme e nuovi materiali, eseguite a partire dal 1973.

Sullo sfondo di alcune tra le più significative amicizie dell’artista, nasce a Calice Ligure una comunità artistica impegnata nella ricerca e nella sperimentazione d’avanguardia di cui la Gelmi fa parte, insieme a Paolo Icaro, Scanavino, De Filippi, Brusamolino, Bonalumi e Nangeroni.

Nel 1987 la Gelmi suscita l’interesse di alcune riviste di informazione economico-finanziaria a tiratura nazionale, fra le quali “Gente Money” che la cita come “regina del colore”, e “Il Sole 24 Ore” dove Marina Mojana la segnala  tra le cinque artiste rappresentanti “la punta di diamante della scultura contemporanea in Italia”.

Gli anni Novanta si aprono nel segno della scultura, con lavori di grandi dimensioni in acciaio, spesso impreziositi da inserti in pietra, bronzo o rame.

Il 2006 la vede protagonista di una grande mostra personale al Castello di Pergine (Trento), tappa importante per l’artista che è chiamata a realizzare alcune grandi opere per il giardino e gli ambienti del maniero medievale.

In seguito l’artista partecipa nel 2011 con un’opera di grandi dimensioni alla Biennale Internazionale di Scultura a Racconigi (Cuneo).

Gli anni più recenti sono segnati da novità e felici ritorni, ma anche da prestigiose partecipazioni a numerosi eventi internazionali – come l’invito della Shanto-Mariam University of Creative Technology di Dacca e l’installazione “Oltre il sacro” nel 2016 per la XXV Edizione di “Kunstraum Kirche” nel Duomo di Innsbruck.

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