Banca Patrimoni Sella & C | Teodolinda Caorlin | “La rivincita di Aracne” | Palazzo Bricherasio | Torino

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COMUNICATO STAMPA

“La rivincita di Aracne”: a Palazzo Bricherasio
la mostra di Teodolinda Caorlin

Fino al 6 giugno nelle esedre e nelle sale auliche di Palazzo Bricherasio,
sede di Banca Patrimoni Sella & C. in via Lagrange 20 a Torino

Palazzo Bricherasio, sede istituzionale di Banca Patrimoni Sella & C., ospita fino al 6 giugno 2025 la mostra La rivincita di Aracne. Opere di Teodolinda Caorlin, a cura di Daniela Magnetti, Dina Pierallini e Elena Bermond Des Ambrois.

Teodolinda Caorlin, artista veneziana, esponente della fiber art internazionale, non manca di inserirsi in una tradizione secolare: “Compio gesti antichi ma sempre rinnovabili: a ogni grumo di fili per iniziare un nuovo lavoro si ricomincia e inizia un viaggio sempre diverso”. È la nostra Aracne, dalle cui tessiture sapienti e creative nascono capolavori. Il suo viaggio inizia quando, appena terminate le scuole medie, si iscrive all’istituto d’arte di Venezia: “Avevo scelto la sezione di decorazione pittorica, ma per sbaglio un giorno ho aperto la porta della classe di tessitura: è stato un colpo di fulmine. Da quel momento penso in termini di fili”. Proprio come la protagonista del sesto libro delle Metamorfosi di Ovidio: Aracne, l’abilissima tessitrice, ammirata da tutti per la sua perizia.

La storia racconta che Minerva, la dea tutelare di quest’arte, sfida Aracne a una gara di tessitura. Le rivali devono tessere due arazzi, ispirati da principî etici ed estetici opposti (senso della gerarchia, dell’ordine classico, del decoro nell’arazzo di Minerva; anticonformismo, denuncia del prepotere degli dei, fluidità ellenistica delle forme in quello di Aracne). La stessa Minerva è costretta ad ammettere l’eccellenza dell’opera della rivale che dal confronto non esce quindi sconfitta, ma ciò nonostante (o proprio per questo) la dea beffardamente la punisce con una metamorfosi in ragno, condannandola così a tessere per sempre, in perenne ricordo della sua sconfitta. Aracne entra così
nella tradizione letteraria come emblema dell’arte raffinata della tessitura e lo resterà ben oltre i confini dell’antichità.

Teodolinda Caorlin, da Venezia, porta la sua arte in ogni parte del mondo, fino a giungere oggi a Torino, a Palazzo Bricherasio, sede istituzionale di Banca Patrimoni Sella & C., dove le esedre del passo carrozzabile e le sale auliche, si popolano di figure colorate, tessute grazie a una tecnica minuziosa di fili sottili, incrociati a trama e ordito. Qui, nello stesso Palazzo in cui Sofia Cacherano di Bricherasio, si dilettava al ricamo bandera, un ricamo a punti liberi realizzato su uno speciale tessuto detto tela bandera, in uso presso le corti piemontesi sin dal XVIII secolo. L’arte di Aracne fu presentata da Sofia all’Esposizione Universale di Milano, nel 1906 e, l’anno successivo, nelle stesse sale dove oggi fanno mostra di sé le opere di Teodolinda Caorlin, la contessina fondò una scuola di ricamo bandera, per le giovani non abbienti della città. Questa mostra vuol essere un richiamo alla
storia, intrecciando un’arte antica con la contemporaneità della Fiber Art.

EsposizioneCaorlin_PalazzoBricherasio

Informazioni:
Esedre di Palazzo Bricherasio, via Lagrange 20 – Torino
Aperto dal lunedì al venerdì
Orari: 9.30-13.30 e 14.30-17.00
Ingresso gratuito
Per visita alle sale storiche: info@palazzobricherasio.com

Biografia

Teodolinda Caorlin nasce a Venezia nel 1946, città in cui ancora oggi vive e lavora.
La sua formazione artistica avviene presso l’Istituto d’Arte di Venezia sotto la guida di Wanda Casaril. Durante gli anni di studio, partecipa a collettive d’arte presso la Fondazione Bevilacqua La Masa, dove inizia a farsi conoscere nel panorama artistico veneziano. Si diploma in Tessitura nel 1965 e l’anno successivo fonda un atelier di progettazione tessile. Questo atelier diventa il punto di partenza del suo intenso percorso artistico, caratterizzato da continua ricerca e sperimentazione.
Negli anni Settanta, Caorlin si dedica anche alla ricerca etnomusicologica, collaborando con l’Istituto Ernesto De Martino e il Nuovo Canzoniere Veneto, esperienza che arricchisce il suo bagaglio culturale e artistico e influenza la sua produzione tessile.
Negli anni successivi si concentra sulla creazione di arazzi, utilizzando materiali diversi e
sperimentando con la luce e il colore. A partire dal 2000 inizia a declinare il suo personale linguaggio espressivo nell’investigazione dell’anima, dell’interiorità, della verità nascosta al di là dell’apparenza.
Di recente la sua vita e la sua opera sono state oggetto di studi specialistici che la collocano tra i pilastri della fiber art internazionale.

Torino, 19 marzo 2025