Associazione_Giuseppe_Corrado

L’Associazione Giuseppe Corrado organizza

Contemporary Painting in Masseria Palmieri Art, Music, Drink and more.

«Con le mie opere cerco sempre di descrivere l’eterna lotta tra il bene e il male, tra l’inizio e la fine, tra il giorno e la notte. Forze ancestrali in equilibrio da sempre».

Con queste parole Giuseppe Corrado (1960-2016), in una intervista rilasciata a Donato Margarito, sintetizzava la propria poetica figurativa. La descrizione della lotta degli elementi, dunque, come nucleo narrativo delle sue composizioni: un tema affrontato dall’artista con estrema consapevolezza tecnico-formale.

            Nelle sue opere, attraverso elementi simbolici, emergeva verosimilmente la storia dell’Uomo, intesa in maniera bivalente, nella doppia natura creatrice e distruttrice. La ricerca figurativa di Corrado scaturiva da questo “caos primordiale” che l’artista inverava nelle forme degli oggetti, nelle torsioni michelangiolesche dei volumi, nell’ipertrofia muscolare delle figure e nel titanismo di alcune sue opere in pietra. Forme complesse, vorticose, elaborate quasi in preda a un furor creativo neo-rinascimentale.

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La capacità di Corrado di manipolare con disinvoltura i materiali più disparati (marmo, pietra viva, ferro, legno) gli consentiva diverse possibilità espressive, che toccavano l’acme proprio attraverso il linguaggio plastico-scultoreo. Del resto tali capacità del resto gli sono state sempre riconosciute dalla critica (Toti Carpentieri, Nicola Cesari, Donato Margarito), che rimarcava «l’identificazione esistenziale» dell’artista con tale linguaggio.

Anche nelle opere pittoriche, come nelle sculture, rappresentava con grande forza espressiva, soprattutto attraverso il colore, il personale universo, che ricordava le “invenzioni” surrealiste di Dalì o, anche prima, le fantasiose creature delle composizioni di Hieronymus Bosch. Per questi personaggi raffigurati, oltre alle citazioni ricordate, il Nostro recuperava il mondo fantastico e tenebroso della tradizionale iconografia medievale, persistenze che caratterizzavano la cultura figurativa dell’artista.

In questo cosmo di figure e immagini a volte ritornavano le forme della sfera o i fossili primordiali, simboli del legame atavico con la Terra e gli elementi della Natura.

Massimiliano Cesari