Le lacrime degli dèi
Soffocano il mio quanto
Improbabile pianto
Figlio di un algida
E spietata visione
La tenerezza non ha spazio
Tra gli ancestrali appetiti
La bestia che vive nel mio cuore
Si illude di amare
Nutrendosi delle altre anime
Ancora una volta, cavalca l’onda
E si nutre di altrui scialba linfa
Dove sei mia baronessa?
Moltitudini di farfalle
Nel mio stomaco
Cercano l’unione al tuo volo
Gli arcieri a riposo
Manco osano pensare
Di trafiggerle
Spronano Eolo
a farle volteggiare
ancor più in alto
nella vastità del amore che
solo gli esseri immortali
provano
vivono
e sanno donare
scritto alle 18.47 del 24/04/09 © foto del 9/6/2010 h. 10.27